64) UNA MOBILITA’ INCOMPRENSIBILE

A chiusura  della settimana europea della mobilità sostenibile,
e dopo il biennio sangiorgese della mobilità temibile, 
è giusto segnalare anche il trimestre della mobilità incomprensibile.
D’altra parte come si può spiegare la svista dei preposti alla cosa pubblica
che non si accorgono di un cartello girato alla rovescia da alcuni mesi,
situato in bella vista all’inizio della pista ciclabile di via Giovanni XXIII,
in un punto cruciale, tanto da essere controllato dalla telecamere?
Forse, essendo alla rovescia da alcuni anni anche il cartello successivo,
si ritiene abbia poco senso scomodarsi  per sistemarlo.
Forse, se non ce ne sono almeno tre alla rovescia,
non è conveniente mettere in azione una squadra.
Se le cose stanno così diciamo: pazienza, aspetteremo,
l’importante è che l’ufficio tecnico abbia la situazione sotto controllo,
e non si possa parlare di negligenza, né tanto meno di menefreghismo.

di Sanzorzino

 

63) UNA MOBILITA’ SOS-TEMIBILE

 Si apre oggi la settimana europea della mobilità sostenibile
con tante iniziative in varie citta d’Italia (a Bologna l’evento T-Days)
mentre a San Giorgio ricorre il biennio della mobilità temibile.
Questo lungo periodo lo si deve al mancato intervento per la
messa in sicurezza del percorso ciclopedonale nelle vie Pirotti e Costa.
Il percorso che va dal nuovo centro commerciale a via della Libertà
è diventato particolarmente frequentato e costituisce
un autentico attentato all’incolumità delle persone.
Nella foto è riportato uno dei tanti punti critici:
un tratto pedonale permanentemente invaso dalle automobili.
(Nota: è presente un ampio parcheggio venti metri più avanti).

di Sanzorzino 

62) RITORNO AL MEDIOEVO

 Mentre i paladini della maggioranza sono impegnati
a perseguire un progetto ambizioso per il futuro del nostro comune,
i crociati della minoranza li contestano e si dichiarano
pronti alla “guerra santa” per il bene dei sangiorgesi.
I proclami della sfida sono già affissi nelle contrade di Castel San Giorgio.
Presto assisteremo allo scontro nel quale verranno smascherati gli impostori.
Noi sudditi attendiamo con trepidazione il trionfo
degli autentici benefattori del popolo sangiorgese.
(da un cartellone pubblicitario in via Fosse Ardeatine)

di Sanzorzino

60) IL CAMPANELLO

Il campanello sulle bici è obbligatorio.
Dopo i freni è il sistema di sicurezza più importante.
Si usa spesso sulle piste ciclopedonali
per segnalare ai pedoni la presenza di una bici.
Si usa anche sulle piste ciclabili
per segnalare ai pedoni la loro indebita presenza .
Io lo vorrei usare per segnalare la presenza di cartelli errati:
DRIN, DRIN, DRIN DRIN , DRIN DRIN DRIN.
Temo però che nonostante l’insistenza non sia ascoltato.
(Il campanello proviene dal mercatino del tarlo e della ruggine
che si tiene per le vie del paese ogni terza domenica del mese.
Francesco Bekar faceva il meccanico di bici,
aveva una piccola officina in via Matteotti 9
dove c’era fino a qualche anno fa l’estetista Franca.)

di Sanzorzino

59) IL CARTELLO BUGIARDO

Tra i tanti segnali stradali
e non pochi cartelli casuali
c’è anche il cartello bugiardo
che mente e induce all’azzardo.
Il cartello indica a ciclisti e pedoni
un percorso protetto inesistente
indirizzandoli contromano su una corsia stradale.

Proprio in questi giorni (16/22 sett.) si celebra

la settimana europea della mobilità sostenibile,

mentre qui si sviluppa una mobilità inverosimile
con una segnaletica carente, a volte illogica
ed anche pericolosa. (In via M.Melloni).

di Sanzorzino

58) UN VECCHIO CANALE

La Calcarata è il canale che segna
parte del confine tra S.Giorgio e Bentivoglio.

Ci passiamo sopra percorrendo via Marconi
ed è proprio dal ponte in ferro della ciclabile
che è stata ripresa questa immagine.
Il “bell’andare” descritto nel n. 53
riserva anche delle sorprese:
l’incontro con una garzetta.

di Sanzorzino

57) UN NUOVO CANALE

Dopo anni di tombamenti di fossi e scoli
è stato scavato un nuovo canale.
Sviluppa il suo corso per alcune centinaia di metri
prima di finire inghiottito sotto terra.
Si nota poco perché è dietro al cimitero
ma entra a pieno titolo a far parte
del nuovo paesaggio di San Giorgio.

di Sanzorzino