A chiusura della settimana europea della mobilità sostenibile,
e dopo il biennio sangiorgese della mobilità temibile,
è giusto segnalare anche il trimestre della mobilità incomprensibile.
D’altra parte come si può spiegare la svista dei preposti alla cosa pubblica
che non si accorgono di un cartello girato alla rovescia da alcuni mesi,
situato in bella vista all’inizio della pista ciclabile di via Giovanni XXIII,
in un punto cruciale, tanto da essere controllato dalla telecamere?
Forse, essendo alla rovescia da alcuni anni anche il cartello successivo,
si ritiene abbia poco senso scomodarsi per sistemarlo.
Forse, se non ce ne sono almeno tre alla rovescia,
non è conveniente mettere in azione una squadra.
Se le cose stanno così diciamo: pazienza, aspetteremo,
l’importante è che l’ufficio tecnico abbia la situazione sotto controllo,
e non si possa parlare di negligenza, né tanto meno di menefreghismo.
di Sanzorzino