Tra i tanti segnali stradali
e non pochi cartelli casuali
c’è anche il cartello pudico
coperto dalle foglie di fico.
(In via Pasolini, angolo via Masina.
Segnala la fine della pista ciclodeponale)
di Sanzorzino
C’è un nuovo cartello sul fagiolo stradale accanto alla Coop.
Obbliga i camion provenienti da via Pirotti a dirigersi su via Argelato.
Qualcuno sostiene che non è posizionato correttamente.
Ma qual è la giusta sistemazione? Prova a rispondere.
Per vedere la soluzione vai al n. 30 (segnali stradali o cartelli casuali).
Naturalmente la segnaletica non è l’aritmetica, dove 2+2=4,
perciò le opinioni possono divergere.
Infatti il cartello stradale citato nel n. 30 non è stato spostato.
Segno evidente che per altri va bene così com’è.
di Sanzorzino
Se parto da San Giorgio mi accompagna
per un tratto verso l’oasi naturalistica,
oppure mi guida direttamente a Bentivoglio,
al suo castello, all’interessante palazzo Pizzardi,
e nel luogo più frequentato della zona: l’ospedale.
Se parto da Bentivoglio mi conduce
alla stazione ferroviaria di San Giorgio,
al centro storico ben conservato
ed alle tante iniziative che si svolgono in estate.
Tutto su un percorso ciclabile
di poco più di tre chilometri.
Questo sì che è un bell’andare.
di Sanzorzino
Se in centro dimentico di esporre il disco orario
può succedermi di prendere una multa.
Si tratta di un’infrazione lieve che però
giustamente deve essere sanzionata.
Se in via Melloni dimenticano per dieci giorni, ad oggi,
di esporre la segnaletica di lavori in corso, non succede nulla.
Si tratta di un’infrazione grave perchè mette a rischio
l’incolumità delle persone che vi transitano.
Sarà stata una banale distrazione degli addetti,
tutt’al più una dimenticanza,
ma con il passare del tempo si è trasformata in negligenza
per poi degradare nell’indifferenza,
perciò prudenza.
di Sanzorzino
Tra le tante vie di San Giorgio, circa 120,
una sola è dedicata agli animali, via Lepre,
e nessuna alle piante.
Già da qui s’intuisce che non siamo
dei grandi amanti della natura,
ma ecco l’occasione per porre un piccolo rimedio,
almeno per ricordare quanto la nostra vita
sia legata al mondo vegetale.
C’è una nuova strada che collega via Melloni a via Argelato
e c’è una magnifica quercia che l’affianca.
Una pianta d’altri tempi
che ha avuto un rapporto intenso con l’uomo.
Una pianta da ammirare, da rispettare
e da onorare con una targa:
Via della Quercia.
di Sanzorzino
Molti animali hanno abbandonato la campagna
a causa dell’inquinamento
e si sono rifugiati nelle città e nei paesi,
altri come le lucciole sono scomparsi,
e non diverso è il destino di tante piante.
Una di queste molto conosciuta è il papavero
che per anni ha colonizzato i campi di grano
e che adesso pare svanito nel nulla.
Anche i papaveri si sono trasferiti in paese
dove compaiono nei terreni incolti lungo le strade
e talvolta perfino sui marciapiedi.
Forse è l’ultimo tentativo di resistere
prima di sparire del tutto.
(In via Don Minzoni)
di Sanzorzino
Anche quest’anno due belle giornate
con esposizioni di piante, fiori ed altro.
Anche quest’anno ho incontrato
dei vecchi compagni di giochi d’infanzia.
Per la verità a loro non piaceva giocare con me
ma io mi divertivo lo stesso a rincorrerli per l’aia.
Adesso si presentano tirati a lucido sperando
che qualcuno li prenda e li metta in bella mostra
nel giardinetto di una graziosa villetta,
casomai nei pressi di quelle casette per attrezzi
molto simili a vecchi pollai (ved. n.3).
Certo che è sempre meglio di Biancaneve con i sette nani,
o dei camosci e stambecchi sulle finte rocce.
di Sanzorzino
Qui comincia l’avventura
del signor Bonafrattura,
che vagando po’ distratto non
non s’accorge del malfatto:
il percorso ben selciato
d’improvviso è troncato.
Scivolando giù in discesa
si ritrova a schiena stesa,
con la gamba rotta a mezzo
lui ne avrà per un bel pezzo.
Poi fa causa al Comune
per quel tratto con le dune
e siccome ha ragione
ci guadagna un Milione.
(Pista ciclopedonale in via Pirotti)
di Sanzorzino
Dopo le proteste per l’esproprio dei marciapiedi subito dai pedoni
da parte dei soliti noti poteri a favore dei ciclisti,
è stata tentata una sperimentazione che è ben spiegata nella foto.
La novità sta nella striscia verde situata tra la ciclabile e la carrozzabile
che pare sia adibita a percorso riservato ai pedoni.
Non so se potrà bastare a fermare questa guerra tra poveri.
Comunque è un passo avanti verso l’agognata parità di diritti di superficie
(cartello con bici e pedone)
In via Marconi.
di Sanzorzino